Come nasce una borsa Kelly di Hermès: la mostra all'Ara Pacis a Roma

2023-02-15 15:22:20 By : Mr. zhengjun li

Assaporare la magia della maison dai racconti dei loro artigiani ora è finalmente possibile

Il cuore del manico di tutte le borse Kelly di Hermès del mondo si chiama anima, ha la missione di trovare la sua anima gemella per la vita e non è di certo un caso dato che la storia che va a forgiare ha una genesi romantica e un cammino poetico, delicato e bisognoso di attenzioni. Proprio come ogni storia d’amore degna di essere vissuta. Quello che è grandioso è che bastano "solo" due dita della mano di un sapiente artigiano della maison per completare quell'anima con la sua metà e creare un capolavoro. Confezionare così anche solo un manico di una borsa Kelly di Hermès diventa un gesto leggendario e romantico: basta far combaciare le due anime gemelle, quella in cuoio e quella in pelle, girarle a mezzaluna su loro stesse, et voilà. Ebbene sì, sono “solo” due dita a plasmare il mitico manico singolo che differenzierà in saecula saeculorum una borsa Kelly da una borsa Birkin, ma vedere con i nostri occhi come suona nel dettaglio fa intuire che non è solo questione di prodezza tecnica. Perché qui l’incanto è pura magia. Et voilà, torniamo alle grandi storie d’amore (che se non sono magia che gusto c'è?).

La maison Hermès è così: poetica, delicata, attenta. Come le sue creature. “Mi chiamo Joanne Compte, ho 35 anni, sono di Lione e ho 11 anni di esperienza in Hermès”, racconta mentre tiene tra le labbra ago e filo e tra le dita fonde un piccolo grande pezzo di cuore di cuoio con un elegante frammento di pelle. Si prendono i due lembi e li si fa aderire con cura, uno sull'altro, per poi cucirli, con sapienza. A mano. Insieme per sempre.

“La differenza tra chi cuce con la macchina da cucire e noi artigiani sta tutta lì: loro usano un filo e due aghi, noi due aghi e un filo.”. Ma in verità non sta tutta lì, questo è evidente. Basta anche solo pensare che per confezionare tutte, e diciamo tutte, le borse Kelly di Hermès c'è del romanticismo che si traduce in 20 ore di lavoro, occhi vigili, tecnica, maestria, talento, concentrazione e molto amore da infondere senza sbavature, con cura: “Ho realizzato le Kelly, le Birkin, le Egyptair, le edizioni limitate e amo tutto di loro, pellami pregiati, attrezzi, fili; se sbagli anche una piccola parte di un ingranaggio la borsa la devi rifare".

Tutto qui nel Dietro le Quinte di Hermès parla di cura del dettaglio, tradizione e materie prime pregiate. Per fare un oggetto Hermès occorrono tempo, materie, attrezzi, talento, emozioni, intelligenza, mani. Tutto fa pensare che questi esemplari siano piccoli tesori: "Ho studiato tanto, ci sono voluti due anni per diventare artigiana del cuoio ma dal momento che ho varcato la porta del mondo Hermès e ho visto l’incredibilità di questa artigianalità mi sono totalmente innamorata del mio lavoro. È stato un colpo di fulmine, non mi immagino di lavorare per nessun altro…”.

La storia di Jeanne più che una storia d'amore è un sogno ed è uno dei 10 che potrete vivere anche voi a Roma all’Ara Pacis fino al 16 marzo in una dimostrazione del Festival itinerante dei savoir-faire creato nel 2011: Hermès Dietro le Quinte. Per pochi giorni les artisans del sapere Hermès, i detentori di tecniche centenarie di inestimabile pregio capaci di trasformare la materia in energia viva, la poesia in sostanza e la tecnica in grazia, saranno a nostra e vostra disposizione. Tra le altre cose noi abbiamo appreso, per esempio, che per cucire il perimetro di un carré Hermès ci vogliono almeno 40 minuti e lo schema tecnico è: punti da 1 millimetro a una distanza ognuno di 7 millimetri. O, per dirne un'altra, che anche tutte le cravatte hanno un’anima. Sì, anche loro, come le Kelly, come noi, evviva.